MAI NEL FUTURO!!!

La grande tentazione di chi vive nella città è quella, tra le altre, di avere lo sguardo rivolto al futuro. Previsioni, progetti e timori che si prospettano oltre il presente. Per l'eremita della città, questo non vale assolutamente. Egli deve pensare, parlare e agire nel presente, dimenticando di avere un futuro, come se tutto per lui e per la città fosse solo lì e subito, non oltre. Il futuro futuribile è una grande e illusoria tentazione per la città e per l'eremita, che rischiano di evadere dalla situazione che hanno di fronte, per rifugiarsi in una illusione e in una situazione che non competono loro. Infatti, l'eremita è la persona presente nella città, e che invita la stessa ad affrontare il presente senza volgersi altrove, nemmeno ai progetti più originali e alle prospettive le più allettanti. La politica del presente è sempre evasiva, e la sua evasione la si giustifica con l'avere progetti per il futuro; ma l'eremita richiama la città alla presenza effettiva ed efficace dalla quale non deve svincolarsi mai, se non vuol perdere la propria identità. Eremita e città devono essere sempre presenti e coscienti della situazione del momento, per agire in modo tempestivo, concreto e efficace di fronte a ogni situazione e bisogno. Certo non si otterrà la perfezione e la completezza, ma certamente la situazione presente affrontata dà la garanzia alla città e all'eremita di essere al pieno delle proprie funzioni e nel meglio della loro identità, che sfuggirebbe loro se si avventassero nel futuro e nelle progettazioni al di là di ciò che c'è qui e ora. Non uscire dal futuro è non uscire dalla città, nè per la stessa, nè per l'eremita che voglia rimanere nella propria identità. 

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