BIOPSIE

Ed ecco che l'eremita della città si avvale anche del sistema medico per analizzare e medicare le falle di questa umanità. Il suo agire infatti diventa un cogliere un particolare, come una cellula dell'agire o del pensare della città, per dargli il giusto potenziale o sistemarlo al meglio, come se lo curasse in salute. Il suo cogliere non è apprezzato certamente il più delle volte, anzi lo si insulta con un termine dispregiativo nel suo cogliere: "coglione", in quanto lo si vede come invadente e non rispettoso dell'agire della città. Ma questo suo raccogliere la biopsia dell'agire, del dire e del pensare della città lo fa essere un raccoglitore della realtà, per renderla migliore, per curarla e per darle la giusta direttiva e il valore adeguato. Proprio come nel caso di un medico non compreso e disprezzato, ma che comunque cura al meglio, così l'eremita della città pone in atto un cammino di progresso umano, spirituale e sociale che rigenera anche il tessuto malato di questa società. Per cogliere queste biopsie, chiaramente occorre all'eremita uno sguardo attento e un occhio penetrante, resi possibili grazie agli strumenti che proprio il progresso della città fornisce a chi è alla ricerca. Questa ricerca, chiaramente, per l'eremita ha il senso contrario a quello che cerca la città, e proprio per questo, oltre a non essere subito compresa, appare come l'opera più rivoluzionaria e rinnovante che la città non sempre è in grado di accogliere.

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