"MIRA E AMMIRA IL TUO PECCATO"

 L'eremita della città non deve mai combattere il peccato, come invece fa l'eremita del deserto. Infatti nel deserto emerge il combattere con se stessi, mentre in città appare sempre e sempre più spesso che occorre combattere di fronte all'altro e con le altre cose. Ma lo stile combattivo in città parte da uno spirito positivo: mira e ammira il tuo peccato, o l'altro che ti è contrario, o la passione peccaminosa. Non andargli mai contro, perchè non faresti altro che generare altra passione, maggior energia di lotta e non faresti altro che dare al peccato e alla situazione contraria più peso e più valore. Metti invece davanti a te quello che ti passa la città, osserva, mira e ammira quella situazione sian cose o persone. Facci la meditazione paziente indicando, additando, contemplando, sciogliendo in essa le tue emozioni, ansie e passioni contrarie...il tuo peccato, insomma. Sono proprio le situazioni contrarie a te a dartene l'occasione (ciò che non avviene all'eremita del deserto); e tu, fai di ogni occasione un oggetto di meditazione. Sono le occasioni contrarie che ti affinano l'identità del tuo essere eremita della città. Sono loro i tuoi maestri, e tu sei il loro discepolo. Se hai un vizio peccaminoso, immaginalo e non scacciarne il pensiero: stacci sopra e attendi che si rassereni vagliando la tua ricerca di identità. Se hai una persona contraria o che ti fa soffrire in gelosia e invidia, prega su di lei e immaginala davanti a te, non scacciarne il pensiero come tentazione. Ogni contrarietà o tentazione per l'eremita della città porta così a una gestione del cuore, della mente e dell'animo, portando così alla soluzione di qualsiasi situazione.

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