SCROSTATINE

La città pur con tutte le sue modernità e il suo progresso appariscente in realtà si trova rivestita e racchiusa in una sorta di calcare spirituale e disumanizzante che la soffoca e la tiene strettamente prigioniera e impossibilitata a rinnovarsi. Proprio per questo il compito dell'eremita di città è quello di scrostare a poco a poco e con pazienza e meticolosità questa rocciosa corteccia, per far riemergere e respirare l'umanità racchiusa sotto queste mentite spoglie. Piano piano, crosta dopo crosta, ponendo in essere preziose e efficaci pensieri, parole e azioni, l'eremita passa e dà il tocco del restauratore e del rinnovatore, togliendo polvere e incrostazioni che non permettono alla città di vedere e di essere vista per quella che è. Un'azione meticolosa e particolarmente minuziosa, che richiede attenzione, delicatezza, rispetto e pazienza, soprattutto pazienza. E' anche, in questo senso, un tocco sul vivo, e non più in superficie, e al momento la città con il suo involucro che in tanti anni si è fatto solido e impenetrabile resiste e rifiuta tale azioni, in nome di una tradizione da difendere e di un "si è sempre fatto così, perchè cambiare?". Ma l'eremita non si deve arrendere, sapendo di fare cosa non certo piacevole e gradita, ma di effetto salvifico, valevole e rinnovante, proprio come nel caso di un'operazione chirurgica. Scrostare pian piano la superficie della città farà apparire ed emergere una nuova umanità.

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