PICCOLE COSE

Piccole cose sono quelle che devono guidare l'azione dell'eremita in città che vuole far crescere se stesso in essa, e essa attraverso se stesso. Non lasciarsi prendere dalle grandi cose che la città offre tutto e subito, ma intravedere e intercettare il profondo messaggio del cuore della città che sta dietro l'apparenza e l'appariscenza, e si trova proprio nelle piccole cose da scovare, da far emergere, da far rivivere. L'eremita della città pratica allora una specie di "maieutica", come l'ostetrica che aiuta al parto. Lui è chiamato a far uscire quelle piccolezze che nascono in città, crescono, e aiuteranno al progresso dell'umana convivenza. Per questo l'eremita della città, pur immerso in tante grandezze, deve imparare anzitutto a convivere con l'essenziale e a scegliere le piccole cose per la sua esperienza di romitaggio. Lasciarsi affascinare da esse e non dalle luci della città è il percorso fondante e fondamentale per se stesso e per tutti. Piccole azioni, parole e pensieri che vengono aiuti a uscire alla luce, nel buio disumanizzante della città di oggi. L'eremita rivoluzionario, profetico e salvifico parte proprio da qui: dal basso, dall'humus, dal piccolo, dal nulla di fatto, dall'apparentemente inutile, per rivestire di senso, di amore e di speranza tutto quanto la città non era più capace di generare.

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