DALL' OPPOSIZIONE ALLA COMPOSIZIONE

L'eremita di città è, alla fin fine, un grande compositore. Sì, un artista: a questo è chiamato. La città infatti è densa di tante cose e situazioni che vanno sempre più in opposizione, si scontrano e non si accordano. L'eremitaggio del deserto non ha questa dimensione proprio per la mancanza di tutte queste occasioni, mentre l'eremita di città è chiamato a comporre, ad armonizzare, a far dialogare, a mettere in sintonia, a creare intese e occasioni di dialogo. La forza dell'opposizione creata nella città dalla mentalità del materialismo e del consumismo a volte si nasconde dietro la facciata della piacevolezza dello stare insieme, dell'allegra compagnia e dei ritrovi del godere in tutti i sensi e in tutti i campi. Ma dietro questa facciata si nasconde il potente egoismo di fondo che tutto regola e in base al quale ogni volta che non viene esaudito, può creare esplosioni e situazioni oltre ogni ragionevolezza, e delle quali ci si meraviglia: come è stato possibile, se tutto stava andando bene?...L'eremita componendo le situazioni anche diverse e contrastanti, a mo' di un puzzle, mette assieme saldamente anche le diversità e le collega in un percorso armonico e che rivela un misterioso ma unico e amorevole disegno: quella di una vita superiore che si dà in dono, attraverso l'eremita, per la serenità di tutta quanta la città. 

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