TENTAZIONI DELLA CITTA'

 Nella città l'eremita viene vagliato da miriadi di tentazioni e occasioni di ogni genere. Resistere non sempre è facile, anche perchè il ritorno al passato della vita dell'eremita non contiene solo rose e fiori. La tentazione della città rivela all'eremita che tale vuol rimanere e non soccombere le sue fragilità, i suoi limiti, e così lo aiuta ad essere umile, quando egli pensava di procedere nella via della santità e dell'umiltà. Ogni occasione accolta rivela il limite ma anche la nuova opportunità per l'eremita di recuperare in città l'essenziale e non lasciarsi sviare dalle distrazioni. Nel deserto queste distrazioni non ci sono affatto; per questo la città è molto più attraente e calamitante nelle peccaminosità. Essere eremita nel deserto è valido e efficace, ma nella città il valore e l'efficacia aumentano del 100% a causa delle distrazioni e delle occasioni, che se superate, ottengono un valore superiore certamente alla vita dell'eremitaggio nel deserto. La città, dunque, ha molte tentazioni e provocazioni che il deserto non ha. Ma se vengono superate in città le prove valgono molto, molto, molto di più che non fossero nel deserto. La città tenta di più, ma ha anche molte più occasioni per entrare nell'essenziale e nell'identità del romitaggio vero e valido, oggettivo e non soggettivo, come potrebbe invece succedere all'eremita che sta nel deserto. L'eremita nel deserto ha meno occasioni per peccare, ma anche meno per crescere; l'eremita in città ha svariate occasioni per peccare, ma anche per valutare meglio la sua vocazione e la sua identità a favore di se stesso e della stessa città.

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