TU SEI MIGLIORE DI ME!

L'eremita in città ha occasioni per combattere a migliaia ogni giorno, ma non cederà mai a battagliare con gli altri, se non con se stesso. Anzi, la sua tattica sarà sempre quella di dire, in ogni occasione che incontra, sia buona che cattiva, sia nel bene che nel male: "Tu sei migliore di me!". Questa tattica accresce l'umiltà energetica e benefica dell'eremitare in città, dà tono e spirito alla stessa, e tonifica anche chi viene incontrato e vagliato da lui. Nel deserto, queste occasioni non ci saranno mai. In città, inoltre, appaiono all'improvviso, a sorpresa, e fanno capire all'eremita che occorre esercizio di pazienza e di saggezza, senza scoraggiarsi di fronte al riconoscimento delle prime sconfitte. La superbia vorrebbe sempre avere la meglio, specie nelle miriadi di situazioni nelle quali l'eremita sa con consapevolezza di essere superiore alla situazione. Ma deve abbassarsi, fare quell'atto di umiltà di fronte alle cose, alle situazioni e alle persone che gli fanno da specchio per riflettere e agire non con superiorità, ma traendosi umilmente indietro, a mo' di elastico, ricevendo quindi in questo atto umile l'energia necessaria per crescere nella coscienza di essere sempre più adatto al romitaggio. E anche quando nella caotica città lui potrebbe incontrare qualcuno che abbandonasse a terra e non raccogliesse la cacca del suo cane, l'eremita, osservando quella fece del cane, attento a non calpestarla, dovrebbe comunque imparare a dire sempre e sempre con spirito di sincerità: "Tu sei migliore di me!".

Nessun commento:

Posta un commento